CL: Chiasso - Winterthur 0:1

di Davide Perego

Quella giocata nel tardo pomeriggio al Comunale - di fronte alla minore affluenza stagionale - non è stata una partita da fine campionato. Vero che la posta in gioco era utile solo per le statistiche, ma per qualcuno si è trattato di un vero e proprio esame di riparazione. Per altri, una vetrina comunque necessaria per confermare le sensazioni delle ultime settimane. Nomi e cognomi nel corso dell'approfondimento, come sempre in totale indipendenza e senza secondi fini. Al Winterthur è bastato un colpo di testa di Bengondo per portare a casa i tre punti. A cornice del goal partita, la squadra di Kuzmanovic ha però costruito diverse buone trame che hanno portato pericoli a cadenza regolare dalle parti del solito attento Capelletti. Abbandonato da tempo il 4-3-3, il tecnico del Winterthur - confermato anche per la prossima stagione - ha proposto un diligente 4-1-3-2 con Stefan Iten a tenere unite le linee e un reparto avanzato qualitativo che ha messo in difficoltà i rossoblu.
Dopo un quarto d'ora di nulla - a parte il plateale ed ingiustificato "vaffanculo" urlato da Mihajlovic all'indirizzo del direttore di gara San - gli ospiti hanno ravvivato la partita con un clamoroso incrocio di Aratore ed un palo altrettanto sfortunato di Freuler. Tutto in pochi secondi, tutto dopo un erroraccio difensivo del Chiasso. Tutto come a voler dar ragione a Boro Kuzmanovic quando dopo la partita della scorsa settimana con il Bellinzona aveva parlato di evidenti situazioni sfortunate. Dopo i legni di Freuler ed Osmani colpiti contro i granata, il Winterthur ne ha fatti tremare altri due al Comunale, ma sul corner calciato da Kristian Kuzmanovic nell'arco del minuto decisivo, Bengondo ha bruciato tutti siglando il vantaggio con la sua settima rete stagionale. Il campo - giusto sottolinearlo - ha retto benissimo le piogge delle ultime ore anche se la temperatura non è stata primaverile e il Winterthur ne ha saputo sfruttare meglio del Chiasso le condizioni per giocare palla a terra. Troppi i lanci lunghi della linea difensiva di Bordoli alla ricerca di Giancarlo Varvelli, isolato in avanti, ma mai in grado di lasciare intendere particolari meriti per giocare in questa categoria. Emiliano Dudar, il più testardo dei rossoblu nella ricerca delle soluzioni più veloci, è stato uno dei protagonisti dell'incontro, ingaggiando un duello tecnico di spessore con la prima punta del Winterthur Patrick Bengondo. Per gli amanti del calcio un vero spettacolo all'interno di un evento. La partita ha proposto una ripresa sulla falsa riga della prima, con il Winterthur padrone del campo e ancora sprecone con Kuzmanovic, Freuler e Aratore. Capito di non passare con le triangolazioni veloci, gli zurighesi hanno iniziato a bombardare Capelletti dalla distanza, ma il pericolo più grande è arrivato da una punizione di Jonas Elmer. Gli ingressi di Pimenta ed Adeshina non hanno prodotto l'effetto sperato anche perchè Mihajlovic ha pensato bene di coronare la propria deludente prestazione facendosi cacciare anzitempo dall'arbitro, imitato negli ultimi secondi di gioco anche da Dudar. Dall'esterno sinistro del Chiasso, diventato in breve tempo un paladino di curva e tribuna (qualcuno si è anche scaldato le mani per applaudirne una ciabattata nel corso del primo tempo), ci si dovrebbe aspettare di meglio. La prestazione offerta oggi non è stata all'altezza di alcune delle precedenti. In generale, nonostante la buona volontà dei soliti Felitti, Croci-Torti, Maggetti, Riva e Reclari, è mancato qualcosa in pso di idee dalla metà in su dove Gherardi si è fatto notare una sola volta in 70 minuti abbondanti per una serpentina che ha prodotto un calcio di punizione, da lui stesso calciato sulla barriera. Senza Djuric, Tarchini Quaresima e Pimenta, Bordoli deve fare a meno di una mezza dozzina di soluzioni. Fattore da tenere in considerazioni ai fini di una imprecisa valutazione. Molto buona la prestazione del Winterthur che ha cancellato le due recenti sconfitte candidandosi per un terzo posto che sa comunque di magra consolazione. Molto buona tra quelle degli zurighesi, la prova di Kristian Kuzmanovic: piedi buoni, testa alta ed altruismo.

FC Chiasso - FC Winterthur 0:1 (0:1)

Rete: 18' Bengondo 0:1

FC Chiasso: Capelletti; Croci-Torti, Felitti, Dudar, Matoshi; R.Riva; Gherardi (72' Adeshina), Maggetti (81' Facchinetti), Reclari, Mihajlovic; Varvelli (63' Pimenta).

A disposizione: Noseda, Becchio, D.Riva.

FC Winterthur: Leite; Schuler, Sereinig,Ferati, Elmer; Iten; Freuler, Radice (81' Von Niederhausern), Kuzmanovic (87' Osmani); Aratore, Bengondo (82' Pacar).

A disposizione: Minder, Simijonovic, Katanha.

Note: Comunale - 300 Spettatori - Arbitro: San - Chiasso senza Quaresima (squalificato), Djuric, Tarchini, Daud, Yerly (infortunati). Winterthur senza Exouzidis, Sprunger (infortunati). Ammoniti: 16' Mihajlovic, 69' Dudar. Espulsi: 79' Mihajlovic (doppio giallo), 90'+4' Dudar (doppio giallo). Asta: 17' Aratore. Palo: 17' Freuler.

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