Otto giornate al termine del campionato di Challenge League. Di punti a disposizione ce ne sono 24. Il tutto parrebbe lasciare intendere che il torneo potrà essere ancora interessante. E invece no. Perchè in coda tutto è deciso da tempo. Perché in vetta non lo è, ma è come se lo fosse, salvo che la dirigenza del Bellinzona riesca a trovare le risorse necessarie per vincere la propria lotta contro il tempo all'esterno del recinto di gioco. Un recinto che al contrario ha visto i granata resistere ad ogni agente esterno a suon di risultati ed ancora oggi in grado di giocarsi proprio sul campo una buona fetta di promozione. La bella notizia è quella che domani al Comunale si giocherà. L'avversario della squadra di Andermatt sarà il modesto Vaduz e la teoria della ragione direbbe che il turno sia più favorevole ai granata che non all'Aarau. Anche perchè, nonostante il cammino positivo, la squadra di Weiler ha mostrato lacune che prima o poi potrebbero essere pagate a caro prezzo.
In primis dalla trasferta della Schutzenwiese dove - si sa - non è mai facle passare e dove gli argoviesi troveranno una squadra in discreta salute come del resto dimostrato la scorsa settimana a Chiasso con una prova convincente oltre ogni previsione dettata dagli ultimi insuccessi degli zurighesi. Sarà proprio il posticipo di lunedì sera il confronto più atteso della 29esima giornata. Il resto, a parte il match del Comunale, fa parte di un lungo cammino di partite inutili per la classifica. Inutili per tenere vivo l'interesse del pubblico che - soprattutto in Ticino - ha da tempo mostrato di non gradire questa formula, questa categoria, queste squadre. Lo ha mostrato nella propria flessione di presenze in ciascuno dei quattro stadi ticinesi. Lo ha mostrato anche laddove, una squadra come il Chiasso, avrebbe meritato una cornice progressivamente in aumento a premio di una stagione e di uno spettacolo offerto largamente superiori alle attese. A Locarno si è mollato davvero presto, anche se la squadra, pur nella propria mediocrità, ha sempre lottato e cercato di tenere alta la testa al cospetto di avversarie complessivamente superiori. E così, in mancanza di reali motivazioni differenti da quelle di garantirsi un contratto per la prossima stagione (magari quella dominata da cima a fondo dal Servette ?) Wohlen - Chiasso, Lugano - Wil e Bienne - Locarno finiranno per richiamare sugli spalti degli stadi un paio di migliaia di spettatori. Difficilmente di più. Motivo questo di riflessione che andrà (ben) oltre le reali problematiche messe a nudo dalla (nuova) formula.
DP
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