Penultima giornata di Challenge League all'insegna del vogliamoci bene. L'hanno condivisa tutti tranne Chiasso e Vaduz con i rossoblu a confermare di essere icone in questo calcio professionistico fatto di tante parole (inutili) e di pochi fatti. In una Challenge League che in virtù della crisi finanziaria del Bellinzona e della resa (largamente) anticipata del Locarno ha perso interesse a titoli di coda lontani, squadre come quella di Bordoli insieme a Wil e Bienne, hanno onorato fino al termine la serietà e gli impegni presi, prima di tutto con il pubblico. Nella lista delle grandi deluse ci sono sicuramente Lugano, Wohlen e Vaduz. Proprio la squadra del Principato, battuta senza attenuanti al Comunale, rischia di chiudere addirittura al penultimo posto un torneo iniziato male e finito peggio.
Nella serata di routine il Bellinzona ha rimontato due reti all'Aarau. Argoviesi in (doppio) vantaggio con Callà e Staubli, granata in goal con Schuerpf e Pak. Presenti al Comunale un migliaio di fedelissimi. Il Lugano (73' Da Silva) ha pareggiato con il Wohlen, passato in vantaggio nel primo tempo con Gaspar di fronte ai 1350 della Niedermatten. Pari anche alla AFG Arena (540 spettatori) dove un Locarno mai domo ha rimontato due reti ai sangallesi. Due rigori di Vuleta ed Holenstein per i padroni di casa, Pacarizi e Spini per le bianche casacche. Il Wil ha così compromesso il quarto posto che potrebbe addirittura finire nelle tasche del Chiasso. La squadra di Thoma ha ora un solo punto di vantaggio su quella di Bordoli. A Winterthur, i padroni di casa sono stati bloccati dal Bienne che ha sprecato il doppio vantaggio ottenuto grazie alla doppietta di Emmanuel. Per la squadra di Kuzmanovic hanno segnato Radice e Ferati nel finale. Domenica alle 16.00 l'ultimo atto del torneo.
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