
"Mi spiace davvero per il pubblico. Abbiamo offerto uno spettacolo mediocre rovinando la partita con un primo tempo dove dal portiere all'attaccante non si è salvato nessuno". Così Francesco Ardemagni al termine di una partita che nella sua testa ed in quella dei suoi ragazzi avrebbe dovuto essere molto diversa. L'approccio alla prima ufficiale davanti al folto pubblico del Comunale è stato quanto di peggio ci si potesse attendere. Gli ospiti - rivelatisi alla lunga una squadra modesta - si sono affacciati subito pericolosamente dalle parti di Cataldo conquistando un corner dopo soli trenta secondi di gioco e costringendo già dopo un minuto il capitano dei momò ad uscire alla disperata sui piedi di Hohl per sventare la prima minaccia. Ancora a zero punti dopo due partite, la squadra di Beat Hubeli ha sfiorato ripetutamente il goal del vantaggio sprecando almeno tre limpide occasioni con Hohl (3'), Marjanovic (4') e Celebioglu (13'). Ardemagni ha urlato ai suoi di iniziare a giocare ma il messaggio è stato rispedito al mittente. Costretto a sostituire Preisig per infortunio, il tecnico del Mendrisio ha dato fiducia a Giona Mazzetti che alla lunga di è dimostrato il migliore dei suoi limitando l'ottimo Celebioglu e costringendo gli ospiti ad appoggiarsi sugli esterni per cercare nuove soluzioni.
A furia di insistere, il meritato vantaggio del Muri è arrivato al 37esimo con un colpo di testa del liberissimo difensore centrale Ludascher su corner dalla sinistra di Marjanovic. Nemmeno a questo punto il Mendrisio ha trovato l'orgoglio per reagire, tanto che a due minuti dal termine la squadra ospite ha raddoppiato con una botta dal limite di Schaub dopo che pochi istanti prima Marjanovic aveva protestato per un intervento sospetto in area ai suoi danni. Alla prima occasione - dopo una serie di batti e ribatti al limite dell'area del Muri - il Mendrisio ha ridotto lo svantaggio con una botta di Mira che ha concluso il primo tempo (44'). Ripresa senza particolari emozioni con il Mendrisio a prendere gradualmente in mano il gioco ed il Muri incapace di superare la metà campo. L'episodio che ha cambiato parzialmente volto al match al 58esimo quando il direttore di gara ha punito con l'espulsione un uscita dell'incerto Frey sui piedi di Salerni, lanciato a rete, ma apparso in ritardo rispetto al tentennate portiere avversario. Dubbi dalla tribuna sulla decisione dell'arbitro e anche sulla punto esatto del contatto. Nessun contributo dal collaboratore e scelta per un calcio di punizione dal limite che Moreno Elia ha messo alle spalle dell'appena entrato Felder con esecuzione perfetta (62'). In 10 contro 11 ci si sarebbe attesi una resa incondizionata della squadra di Hubeli che invece ha contenuto senza dannarsi la sterile offensiva del Mendrisio che solo in una occasione ha sfiorato il vantaggio quando un colpo di testa di Wallimann (sostituto dell'evanescente Mascazzini) è stato respinto sulla linea di porta da Hohl (altrettanto evanescente e pasticcione, ma utile nella circostanza). La parità numerica si è ristabilita a dieci minuti dalla fine quando il Mendrisio è rimasto in dieci per l'infortunio di Wallimann (stiramento) a cambi già avvenuti. Il Muri ha potuto così respirare fino al termine dei cinque minuti di recupero, conservando un pareggio che infine deve per forza accontentare entrambi gli allenatori: " Sono molto arrabbiato - parole del tecnico Ardemagni - perchè un pareggio in casa contro una squadra di fascia medio-bassa non è un buon risultato. Visto l'andamento della partita il 2-2 è un risultato giusto. Noi potevamo chiudere sotto di tre goal il primo tempo a causa di un approccio alla partita di cui non so darmi spiegazioni. Parlerò con i ragazzi per capire cosa sia successo. Adesso si tratta di capire anche l'entità degli infortuni di Preisig e Wallimann che andranno ad aggiungersi a quelli delle scorse settimane". Vistosamente arrabbiato anche Beat Hubeli che già al termine del primo tempo risultava essere contrariato per l'incapacità della sua squadra di sfruttare le occasioni regalate dal Mendrisio. Nota di merito per l'ottimo centrocampista del Muri Sedat Celebioglu (Foto CHalcio): bravo nel primo tempo ad organizzare il gioco e generoso in dieci contro undici nel far guadagnare metri alla sua squadra consentendo alla retroguardia di respirare. Poche sufficienze nel Mendrisio. Il migliore, come già scritto, è stato Giona Mazzetti. (DP)
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FC Mendrisio – FC Muri 2:2 (1:2)
Reti: 37’
Ludascher 0:1, 43’
Schaub 0:2, 44’
Mira 1:1, 62’
Elia 2:2.
FC Mendrisio (4-2-3-1): Cataldo; Crivelli, Barone, Pusterla,
Noris; Preisig (27’
Mazzetti), Pagliaroli; Salerni, Mira (78’ Croci-Torti), Elia; Mascazzini (67’ Wallimann).
A disposizione: Savoca, Ferrari.
FC Muri (4-1-4-1): Frey; Zeqiraj (62’ Felder), Ludascher,
Diethelm, Hubscher; Mueller; Schaub (66’ Matoshi), Celebioglu (85’ Studer), Streuli,
Marjanovic; Hohl.
A disposizione: Engel, Kaufmann.
Note: Comunale – 400 Spettatori – Arbitro: Musa Zenel –
Mendrisio senza: Roncoroni, Kabamba, Padula, Quesada e Bonanno (infortunati). Muri senza Tafa (infortunato) e Pascariello (squalificato).
Ammoniti: 26’
Mascazzini (fallo), 48’
Crivelli (proteste), 54’
Streuli (fallo), 67’
Wallimann (simulazione), 69’
Ludascher (fallo), 85’
Pusterla (fallo). Espulso: 58’
Frey (fallo da ultimo uomo). Mendrisio in dieci uomini dal minuto 80 per
l’infortunio a Wallimann avvenuto dopo le tre sostituzioni. Angoli: 7:4.
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