
Nessun inganno. Men che meno scherzi. Con una prova di netta
superiorità la nazionale ha sbancato Oslo ed ha così chiarito ogni dubbio a chi
si era eccessivamente preoccupato per il pareggio interno con l’Islanda. Troppa
la differenza attuale tra la scuola calcio rossocrociata e quella norvegese e
decisamente diverso il tasso tecnico dei singoli delle due nazionali. Ha deciso
il confronto la doppietta di Fabian Schaer, meraviglioso protagonista di un
2013 che gli ha cambiato la vita. Ancora senza reti, così come in occasione
della partita dello Stade de Suisse, gli attaccanti. Che a dire il vero di
occasioni ne hanno sciupate parecchie anche questa sera. Il rientro di Inler ha
dato ragione ad Ottmar Hitzfeld e punito eccessivamente Blerim Dzemaili –
l’escluso – cui sarà facile dare parte delle colpe per le quattro reti subite a
Berna. Ecco che forse, per evitare inutili speculazioni, il tecnico avrebbe
fatto meglio a dare spazio al centrocampista del Napoli almeno nel finale di
partita.
E non a tempo scaduto. Un gesto che sarebbe stato apprezzato da tutti.
Nessun difetto da riscontrare al termine di una prova praticamente perfetta che
garantirà alla Svizzera di giocare in Brasile la competizione più importante
del mondo. Poco altro da aggiungere. Caso mai qualcosa da ricordare. Questo è
un gruppo che potrà fare davvero bene. Lo ha dimostrato nel gestire con
maturità i giorni che hanno separato le due partite. Lo ha dimostrato con i
fatti. E adesso nessuna scaramanzia e si faccia festa. E si comincino a stampare le figurine per la prossima raccolta. (DP)
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