E‘ la prima volta che in questa stagione vedevo dal vivo il Vaduz e delle 10 squadre della Challange League viste all’opera, devo ammettere che è quella che mi ha impressionato maggiormente. Nulla di trascendentale, ma quando vinci con un goal di scarto vedi con il Lugano, senza convincere e stasera al Comunale contro un Chiasso battagliero, ma non irresistibile, vuol dire che forse è la tua stagione. Da qualche anno la compagine del Principato insegue nuovamente la Super League e ha sicuramente tutte le credenziali per potersi imporre. 90 minuti quelli giocati dagli uomini di Giorgio Contini, senza mai andare in affanno, senza mai dare l’impressione di perdere la bussola. Se analizziamo l’incontro, le migliori occasioni le hanno avuto gli ospiti, e quando Ciarrocchi ha cercato di rendersi pericolo, ci ha pensato il portiere Jehle.
Una partita iniziata malissimo per i rossoblù, sembrava che non fossero ancora usciti dagli spogliatoi, nei prime 5 minuti il Vaduz ha avuto 3 nitide palle goal, una delle quali l’ha sfruttata, che poi alla resa dei conti è stata determinante. Peccato aver mancato l’approccio alla gara, pur manifestando una certa inferiorità territoriale, per Cappelletti e Co. non si può parlare di una brutta sconfitta. Difesa che si è battuta al massimo, centrocampo che ha sofferto per mancanza di inventiva, Riva non ha avuto quella continuità che lo ha sempre contraddistinto e in avanti il duo Magnetti/Ciarrocchi, non ha fatto centro. Il primo non in serata, il secondo molto attivo, ma poco fortunato. In tutti casi un Chiasso che è in fase di miglioramento e nelle prossime settimane troverà certamente te i punti che lo porteranno lontano dalle ultime posizioni.