Gli avevamo accennato la nostra intenzione di intervistarlo telefonicamente e poi, alla prima occasione, ovvero al termine della partita, lo incontriamo. Lo troviamo tra le braccia di Gilberto, Ferruccio e Vittorio; tre fedelissimi tifosi della squadra Momo che, al termine della partita, lo stringono con forza complimentandosi per la bella prestazione appena mostrata. Una stretta forte, come quella di un padre che stringe con orgoglio il proprio figlio. Questo è l'affetto che i fedelissimi sostenitori ripongono in Kabamba e che, ad ogni partita, il calciatore cerca di ricambiare con prestazioni tutto cuore e grinta.
Noel, ormai sono diversi anni che vesti la maglia del Mendrisio...
"Sì è vero e di questo sono orgoglioso. La mia esperienza a Mendrisio è stata molto bella, nei primi anni a farmi da "chioccia" c'era un certo Dario Rota, calciatore che sicuramente non ha bisogno di presentazioni. Giocare al suo fianco è stato il massimo ed ho potuto imparare davvero molto. Ma in generale tutto era bello: la squadra era davvero competitiva (in squadra c'erano, tra gli altri, Reclari, Gaffuri ed Elia) ed il gruppo era davvero compatto. Tutto questo mi ha fatto innamorare di Mendrisio".
Poi però hai deciso di lasciare e di andare a giocare a Balerna. Come mai?
"All'inizio della scorsa stagione vi sono stati molti cambiamenti in seno alla società e ho voluto staccare un po'. Mi spiego meglio, dopo quattro anni passati in Prima Lega e visti i miei impegni professionali ho preferito scendere di categoria. Devo ringraziare Balerna per l'opportunità che mi ha dato ed è stato un anno che, nonostante le categorie inferiori, mi ha regalato diverse soddisfazioni. A Balerna ho trovato un gruppo unito, un gruppo di amici, e questo mi ha aiutato molto. Credo di poter dire che la nostra squadra era nettamente fuori categoria".
Ma poi sei ritornato sui tuoi passi...
"Ho ricevuto la chiamata di Omar (direttore sportivo del FC Mendrisio, ndr.) e non ho potuto dirgli di no. Omar negli anni è stato un punto di riferimento per me ed è riuscito a trasmettermi la sua voglia, facendomi capire che c'era la possibilità di fare qualcosa di buono. A partire dai primi allenamenti ho ritrovato una gran voglia di fare e, sinceramente, un po' mi mancava la professionalità di questo campionato. Senza nulla togliere alla seconda lega, lì si vive tutto con molta più leggerezza".
I risultati attualmente vi danno ragione, ma fino dove può arrivare questo Mendrisio?
"Credo che se quest'anno riusciamo a trovare il giusto sistema di gioco e una nostra identità possiamo fare davvero bene. Qualcosa lo abbiamo già dimostrato in questo inizio di stagione, ma non vogliamo mollare. Stiamo lavorando intensamente per migliorarci, giorno dopo giorno. La prossima partita (sabato al Comunale alle ore 16.00) sarà importante, affronteremo una squadra super attrezzata e che negli ultimi anni ha sempre stazionato nelle primissime posizioni. Un ottimo banco di prova per noi..."
Ti salutiamo, i tuoi tifosi ti aspettano.
"Se mi permetti vorrei ringraziarli: fin dal primo momento non mi hanno mai fatto mancare nulla e sono sempre stati affettuosi. Amo passare del tempo con loro a fine partita. Sono stati uno dei motivi che mi hanno spinto a tornare". (GP)
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