"La" partita che inizia tra difficoltà e progressi

di Pierluigi Tami

Con la partita di lunedì 14 ottobre a Cornaredo contro la Croazia, la mia terza campagna di qualificazione agli Europei Under 21 entra nel vivo. E forse mai come questa volta il ruolo di ultimo scalino prima della nazionale maggiore è stato assolto dalla Under 21 elvetica. Già in passato è successo di fornire alla "prima squadra" giocatori ancora in età per giocare con i giovani. Ma si è trattato di uno o due casi dopo almeno una stagione di "apprendistato" internazionale con la Under 21. Le convocazioni per la gara contro la Croazia, invece, mostrano un'accelerazione in questo contributo alla nazionale maggiore, con cinque elementi classe 1992 che già sono aggregati alla rosa di Ottmar Hitzfeld.
Il compito del selezionatore della Under 21 è quindi quello di individuare nuovi elementi che possano seguire la strada indicata dai vari Timm Klose o Fabian Schär, scoperti strada facendo e ormai punti fissi della nazionale maggiore. Ma siamo chiamati ad accelerare i tempi. La contemporanea convocazione di Rodriguez, Xhaka, Seferovic, Drmic e - da ultimo - di Kasami (capitano nelle prime due uscite in questo girone di qualifica) obbligano la Under 21 ad individuare nuovi elementi capaci di portare avanti l'obiettivo della qualificazione all'europeo 2015.
Un'accelerazione che include anche gli stessi giocatori, chiamati magari a sorpresa a vestire la maglia rossocrociata, ma con poco tempo per imparare a muoversi in ambito internazionale e al livello della Under 21.

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