di Pietro Filippini
Brasile, arriviamo! E lieto fine fu: come sperato, come sognato, come scritto nella tabella di marcia. La questione andava chiusa ieri sera, a Tirana, per evitare di dover ancora “rischiare” martedì a Berna contro la Solvenia. E così è stato fatto, nella serata più calda, davanti al pubblico più focoso e acerrimo nei confronti di tanti giocatori rossocrociati. «Sono fiero della mia squadra – ha dichiarato a fine partita Ottmar Hitzfeld – La partita era difficile e sapevamo che l’avversario ci avrebbe dato filo da torcere. Però abbiamo tenuto i nervi saldi e ce l’abbiamo fatta. Sì, andiamo ai Mondiali!». La soddisfazione del selezionatore rossocrociato è comprensibile, condivisibile.
Questa Svizzera ha centrato un traguardo importante, degno di essere sottolineato e apprezzato: la terza qualificazione consecutiva per un Mondiale, il decimo in totale per la nostra rappresentativa. Non poteva quindi arrivare così, dal nulla, senza alcuno sforzo. Ieri a Tirana hanno dovuto soffrire i rossocrociati, che mai però hanno perso il controllo della partita o si sono fatti intimorire da giocatori e pubblico avversario.
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