Di Flavio Ferraria
A Tirana stasera la Svizzera gioca una delle partite più difficili sulla strada verso il Brasile. Per fortuna che non ci arriva con l’acqua alla gola. Infatti l’Albania anche vincendo, non potrà mai raggiungere i nostri nazionali: 8 punti di distacco in due partite da giocare, non solo, ma anche battendo gli elvetici non sarebbero sicuri neanche di arrivare secondi e giocare tutte le loro possibilità allo spareggio.
Questo girone “E” vivrà 180 minuti vibranti per la conquista del secondo posto, a meno che la Svizzera non voglia suicidarsi e riaccendere anche la lotta per il primo posto. Perdere a Tirana, con l’Islanda che batte Cipro (possibilissimo) e la Slovenia, a Maribor, faccia posta piena contro la Norvegia ed allora la classifica diventerebbe bollente. Svizzera a 18 punti, Islanda a 16 e Slovenia a 15. Martedi queste sfide: Svizzera-Slovenia e Norvegia-Islanda. Preferisco assolutamente non pensarci. Tutto dunque è in mano a Hitzfeld e i suoi. Inutile dire che l’ambientino che troveremo a Tirana non sarà “oxfordiano”, ma non dimentichiamoci che l’undici che scenderà in campo è fatto di giocatori che hanno parecchie presenze internazionali non solo con la Nazionale, ma anche presenze a sfide europee con i loro club. Dunque una corazza bella forte che non temerà ne fischi ne provocazioni. Mancherà Lichtsteiner, una perdita importante per questo tipo di partite, al suo posto il debuttante Lang. Al centro della difesa Hitzfeld ha deciso nella sua testa, chi sarà della partita, Djourou o Schar, ma ancora non l’ha comunicato. Schar è il giocatore emergente del nostro campionato. Djourou è la sicurezza. Tra i due in questo match io non avrei dubbi: Djourou. Fisicamente possente, più ruvido e con più partite di esperienza sulle spalle. La Svizzera si aspetta una partenza veemente dei padroni di casa e sarebbe bello fin dall’inizio provare a imbastire qualche bel contropiede e trovare subito quel gol che metterebbe a tacere tutta Tirana. La missione dell’allenatore italiano, De Biasi, non è facile: battere la Svizzera potrebbe non servire ne a lui (voci di esonero), ne alla nazionale che allena; meglio dire che metterebbe in difficoltà i rossocrociati per gli ultimi novanta minuti di martedi.
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