Due visioni di calcio a confronto


di Pierluigi Tami

Per proiettarci nell'ottica della finale dei Mondiali, occorre brevemente tornare a gettare uno sguardo indietro sul torneo e, in particolare, su quanto successo nelle semifinali. Nella prima, tra Brasile e Germania è davvero successo di tutto e di più. La seconda, invece - tra Argentina e Olanda - è stata onestamente deludente per quanto si è visto sul campo. Il 7-1 dei tedeschi sui padroni di casa è stato per certi versi uno choc. È vero che nel calcio può succedere di tutto, ma un cedimento collettivo di queste dimensioni non lascia indifferenti gli addetti ai lavori. Non a questo livello e con in campo giocatori dell'esperienza di quelli brasiliani. Sulla qualità dei singoli si può discutere e si è già discusso molto.
Ciò non toglie che si sta parlando di fior di giocatori e di una semifinale ad un Mondiale che giochi da padrone di casa. Vedere il Brasile ritrovarsi in campo senza punti d'ancoraggio in mezzo alla tempesta ha fatto davvero un certo effetto. Anche perché contro ha trovato una Germania propositiva ed equilibrata, che ha ritrovato il controllo del gioco e ha saputo essere estremamente concreta. Dall'altra parte, la vittoria dell'Argentina in una partita in cui nessuna delle due squadre ha meritato davvero di superare il turno per quanto mostrato. Il che non significa che Messi e compagni non possano vincere il titolo, perché la storia delle partite si scrive sempre a partire dal fischio d'inizio. LEGGI IL RESTO

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