Vladimir Petkovic tra continuità e futuro


di Massimo Schira

La prima convocazione dell'era Petkovic alla guida della nazionale svizzera è certamente nel segno della continuità. Ma non solo. La scelta di dare spazio ad elementi come Widmer, Benito e Kasami mostra che il selezionatore ha ben chiaro che il suo compito è anche quello di guardare al futuro. Lo scheletro della squadra, beninteso, rimane quello dei Mondiali in Brasile - anche perché il gruppo è solido e di certo non vecchio -, ma i cambiamenti in campo non mancheranno. Petkovic è un tecnico che non ha paura di portare innovazione. Alla nazionale, per crescere ancora, serve proprio un allenatore capace di insistere ancora maggiormente sulla necessità di giocare un calcio propositivo, coraggioso ed offensivo. Il primo test con l'Inghilterra sarà particolarmente interessante.
Soprattutto per capire se la gestione Hitzfeld ha - come sembra - un po' bloccato la creatività e la fantasia degli elementi più estrosi della squadra. Proprio una caratteristica che ha fatto difetto alla nazionale negli scorsi anni, dove la massima rappresentativa si è dimostrata ottima squadra, ma a volte senza la capacità di fare per davvero la differenza al momento giusto. Il lavoro quindi non manca nemmeno al nuovo selezionatore, che pare intenzionato fin da subito a dare la sua impronta ai rossocrociati.

Etichette: , , ,