L'ostilità di questi giorni, con le accuse delle società italiane nei confronti di quelle svizzere, ha trovato giustizia nella vittoria dello YB nei confronti della multinazionale della penisola. La corazzata Benitez (uno degli allenatori da sempre più sopravvalutati del pianeta calcio) non ha avuto scampo allo Stade de Suisse dove una squadra assolutamente "normale" come quella di Forte si è tolta la soddisfazione di disporne con irrisoria facilità. Conta davvero poco, in questi frangenti, parlare della partita in sè che ha visto i gialloneri fare la differenza con una splendida rete di Horau (55') e con il raddoppio a tempo scaduto di Bertone (92').
Una vittoria che va oltre il suo immediato valore che apre e non chiude un dibattito più che mai attuale (lo ha aperto "cappuccetto rosso" Rummenigge dopo la disfatta della Roma in Champions League) sulla differenza culturale e tecnica tra le multinazionali che "spandono" denaro senza un minimo di competenza e quelle che lavorano con programmazione seria che parte da basi solide e programmatiche. Una vittoria, quella dello YB che dovrebbe gettare nello sconforto totale il calcio italiano e cominciare a porre sinceri dubbi anche tra coloro che nonostante gli evidenti fallimenti continuano ad esaltarne i contenuti. Prima fra tutte la stampa del Canton Ticino. (dp)
