La strada è quella buona. È la convinzione che il pubblico del Lido ha raggiunto al termine del “doppelspiel” giocatosi tra mercoledì e sabato, dal quale non è giunta solo la prima vittoria, ma la consapevolezza che la squadra vale ben di più della posizione che occupa attualmente. Contro i renani, spauracchio più potenziale che reale, i nostri hanno portato a casa il primo bottino pieno al termine di una prestazione eccellente e lucida. Finalmente cinici, finalmente freddi nel gestire le situazioni di gioco, finalmente grintosi, finalmente padroni del terreno di casa. Sabato poi, malgrado la battuta d’arresto, è giunta la conferma che sì, forse l’uscita del tunnel è appena dietro la curva. Ci mancavano una mezza dozzina di elementi, tra cui alcuni sui quali si faceva grosso affidamento, per infortuni, squalifiche o acciacchi.
E malgrado questo abbiamo dominato gli avversari, schiacciandoli nella loro metà campo , ma ancora una volta mangiandoci molte, troppe possibilità per segnare. È vero, chi c’era ha dato il suo meglio, ma se in campo ci fosse stata quella quantità di esperienza necessaria, quasi sicuramente sarebbero arrivati ulteriori punti da mettere in carniere.
Carniere che deve tornare a riempirsi a cominciare dai prossimi cimenti, contro il Brühl e il Tuggen, avversari dai quali la storia ci ha insegnato a diffidare. Ma contro i quali il presente c’impone di andare a segno. Magari facendo prima tutti i gesti scaramantici. Per far volare via gufi e affini. Che vadano ad orinare altrove. Maledetti…
