La vigilia degli appuntamenti della nazionale sulla strada degli Europei in Francia nel 2016 ha dato buone indicazioni al calcio svizzero attraverso gli impegno nelle Coppe europee. La vittoria del Basilea sul Liverpool è certamente la prestazione che ha fatto, per così dire, più rumore, ma anche il pareggio imposto dallo Zurigo al Borussia Mönchengladbach rappresenta un ottimo risultato. Tutti gli occhi sono stati dapprima logicamente puntati sul St. Jakobs Park, dove in campo è sceso l'avversario più di grido. Un Liverpool che, però, ha chiaramente mostrato di non essere che lontano parente della squadra a tratti eccellente e stupefacente dello scorso anno. Al di là delle assenze e della partenza di Luis Suarez, gli inglesi sono irriconoscibili. La vittoria del Basilea non fa una grinza, ma scaturisce da una gara contro un avversario inguardabile.
Difensivamente disastroso e offensivamente legato alle sole iniziative individuali di uno Sturridge impalpabile, individualista e a tratti irritante. Il valore del successo del Basilea non arriva però certo solo dall'involuzione degli inglesi, anche perché gli stessi renani vengono da un momento complicato. Come testimoniano il pareggio casalingo contro il Thun e la batosta di Madrid contro il Real. Due segnali di una certa irrequietezza in casa basilese che si sono però sciolti nell'abbraccio finale dopo un successo condito anche da una prestazione caratterialmente ottima come quella in Champion's League.
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