Tecnologia per aiutare chi decide sul campo


di Pierluigi Tami

Che l'arbitraggio svizzero non stia attraversando uno dei suoi momenti migliori lo testimonia anche il fatto che non vi sono attualmente fischietti di caratura internazionale in Super League. Detto questo, sorprende un po' l'entità della polemica seguita alle rivendicazioni del Basilea per alcuni torti subiti nella partita di domenica scorsa contro il mio Grasshopper, perché di situazioni simili se ne vedono costantemente. Il dibattito sugli arbitri in Svizzera, quindi, può essere aperto solo e soltanto cercando soluzioni ai problemi. Cercando di aiutare gli arbitri e dar loro maggiori e migliori mezzi.
La teoria secondo cui in fin dei conti regali e torti si pareggiano non basta più. Basta guardarsi attorno in altri sport di squadra. Nell'hockey su ghiaccio o nel football americano, tanto per fare due esempi, la tecnologia è entrata in modo importante nella gestione delle partite. La soluzione è quindi nel seguire questa strada anche nel calcio. Come? Partendo da un progetto serio, che determini che tipo di tecnologia usare, quando farlo e quali casi sospetti permettere di analizzare. Se è vero come è vero che le decisioni finali su questi aspetti spettano a Fifa e Uefa, nulla impedisce al campionato svizzero di portare avanti un'idea quale torneo sperimentale. A tornare sui propri passi, in caso di esperienze negative, si è sempre a tempo. Ma anche per il calcio questi cambiamenti sono sempre più necessari. LEGGI IL RESTO

Etichette: , ,