Molto materiale sul quale discutere lo ha fornito nel pomeriggio il quarto di finale di Coppa tra Sion e Basilea, concluso con la vittoria ai rigori dei padroni di casa. L'eliminazione dalla manifestazione dei campioni svizzeri offre così maggiori chances a tutte quante di raggiungere la finalissima: Lucerna, Lugano, Sion e Zurigo si contenderanno il pass per l'ultimo atto della competizione in semifinali equilibrate che rappresenteranno delle novità in ogni senso. Tra il materiale per discutere, sicuramente precedenza alla sberla inflitta da Ziegler, Bjarnason e Samuel a tutti quelli che sostengono "lotteria" l'esecuzione dei tiri dagli undici metri.
Assolutamente e concettualmente indifendibile ognuna delle esecuzioni che hanno condizionato l'epilogo di una sfida che il Sion sembrava aver chiuso anzi tempo grazie alle reti di Pa Modou ed Assifuah che a metà ripresa parevano aver messo in ginocchio la squadra di Fischer. Il Basilea ha però raddrizzato la gara negli ultimi dieci minuti dei tempi regolamentari con Elneny e con un rigore di Janko. Indolori e senza brividi i tempi supplementari prima del gran finale che ha premiato chi ha sbagliato di meno con i portieri Vanins e Salvi in grado soltanto di intuire qualche conclusione. Ultima considerazione: Samuel e Bjarnason - oltre a sbagliare il calcio di rigore - sono anche stati i peggiori in campo nelle file dei renani. Il primo (entrato dopo una trentina di minuti al posto dell'infortunato "albanese" Xhaka) è chiaramente un giocatore pensionabile (con il massimo rispetto per la carriera) mentre il secondo è sembrato arruolato più per obbligo che per necessità. Per una volta tanto, le scelte di Urs Fischer sono sembrate davvero discutibili. (dp)
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