Di Riccardo Vassalli
Guardando le statistiche, quelle più usuali come la classifica marcatori, balza immediatamente all'occhio il nome di Daniel Mele del Giubiasco. Spesso etichettato come "testa calda", Daniel è stato trasformato in una vera e propria macchina da gol dal suo allenatore, Mattia Casarotti, che ha saputo plasmare il suo Giubiasco in una squadra organizzata e bella da vedere, oltre che valida grazie agli eccellenti risultati finora ottenuti. La compagine sopracenerina nella andata è stata molto simile al suo allenatore, attenta e preparata ad ogni situazione di gioco.
Come in precedenti occasioni, abbiamo approfittato della cordiale disponibilità di Casarotti per fare il punto della situazione tra mercato, obbiettivi e modelli di allenatore a cui ispirarsi.
"La speranza chiaramente è quella di ripartire come abbiamo finito, neanche tanto per i punti fatti ma in quanto a mentalità e attitudine dimostrata nel corso del campionato, siamo cresciuti molto. Nel calcio come in altre cose la difficoltà maggiore è quella di riuscire a confermarsi e possibilmente cercare di migliorare ancora. Siamo solo a metà campionato e con la pausa così lunga tante cose possono cambiare, quindi dobbiamo prepararci al meglio senza vivere di ricordi per quello che di buono abbiamo fatto, non dobbiamo accontentarci insomma ma avere tanta voglia di migliorare ancora."
Mattia Casarotti, allenatore apprezzato nel nostro cantone, a chi si ispira come modello di allenatore?
"Io son dell'idea che ognuno deve riuscire ad essere se stesso per rendere al meglio, ognuno ha il proprio carattere e la propria personalità, non si può cercare di imitare qualcun'altro; da tutti si può imparare cose nuove e non si finisce mai di farlo per fortuna, ma poi bisogna sempre metterci del proprio; ogni allenatore che ho avuto da giocatore mi ha insegnato qualcosa, son stato fortunato ad averne avuti di bravi;mi restano impressi soprattutto quelli che mi hanno dato tanto a livello umano e che sapevano gestire molto bene il gruppo, dote importantissima. Ho sempre apprezzato l'allenatore sincero, diretto e onesto con i giocatori. Quando ho cominciato 4 anni fa l'avventura come allenatore/giocatore a Gambarogno in terza lega tra mille dubbi e preoccupazioni ho avuto la fortuna di avere come vice Tommaso Covelli, gran conoscitore di calcio e persona squisita che mi ha sempre aiutato ed insegnato calcio, devo tanto a lui perchè ha sempre creduto in me."
Se ti dessero la possibilità di scegliere un giocatore locale da portare al tuo Giubiasco, chi sceglieresti?
"Uno che mi (ri)porterei subito è Angelo Piscopo ora a Vallemaggia, il giocatore più forte che ho allenato fin'ora e che vorrei sempre avere nella mia squadra; uno che invece non ho ancora allenato e mi piace parecchio è Ruben Borga del Gambarogno-Contone."
Ci saranno cambiamenti nella rosa, tra arrivi e partenze? Mele resterà con voi?
"Arrivano due giocatori di categoria ed esperienza che ho voluto io (Straface e Locatelli) mentre partono in 3; non ci sono grandi cambiamenti anche perchè la rosa c'è ed è competitiva, andava solo ritoccata e non stravolta. Mele dovrebbe ancora rimanere il nostro bomber."
Firmerebbe per la la posizione attuale di classifica a fine anno o pensi che si può dare di più?
"No, non firmerei perché la posizione per me conta solo per le statistiche, l'obiettivo iniziale era salvarsi il più presto possibile, ora è di rimanere attaccati al gruppo di testa il più a lungo possibile, non sarà facile ma molto motivante. Penso che non sappiamo nemmeno noi dove possiamo arrivare, lo si scopriremo man mano; la cosa certa è che questo gruppo ha ancora margini di miglioramento, di questo son sicuro."
Quale è il merito di Casarotti in questa prima parte superlativa?
"Il merito mio e del mio staff è quello di aver sempre creduto nei mezzi e nelle potenzialità di questi giocatori; alcuni siamo riusciti a farli rendere al meglio altri lo faranno. Abbiam avuto fiducia in loro e la fiducia è stata contraccambiata; il merito maggiore va sicuramente dato ai giocatori, sono loro i veri protagonisti che scendono in campo, noi allenatori dobbiamo solo metterli nelle condizioni ideali per rendere al meglio."