Le selezioni precoci sono negative


di Pierluigi Tami

Nella maggior parte delle rose delle squadre di buon livello, si assiste da diverso tempo ad una tendenza che registro anch’io nella mia esperienza di allenatore. Mi spiego. Tra i giocatori della prima squadra del Grasshopper la maggioranza è nata nel primo trimestre dell’anno, mentre gli atleti di ottobre, novembre e dicembre sono in netta minoranza. E così è per gran parte delle squadre più importanti del calcio rossocrociato. A creare questa situazione è la procedura di selezione alla quale sono sottoposti già da giovanissimi i futuri calciatori, in molti casi già dai 10-11 anni.
A quell’età una delle discriminanti principali è quella fisica. Prendiamo l’esempio di due ragazzini nati nello stesso anno, in periodi diversi. Colui che è nato in gennaio avrà inevitabilmente un vantaggio enorme sul suo compagno nato in dicembre e tranne che in rare cirostanze, legate ad un talento fuori dal comune, al momento di scegliere verrà privilegiato, perché considerato più pronto fisicamente e, perché no, nell’apprendimento. LEGGI IL RESTO

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