Di Flavio Monticelli
Dopo la vittoria nel derby contro il Legnano, in cui Andreas Becchio ha segnato il goal partita (3-2), la redazione di Chalcio ha voluto scambiare due parole con l'ex attaccante di Chiasso e Locarno. Giunto questa stagione a Varese, Andreas Becchio ha finora totalizzato 15 presenze, trovando tre volte la via del goal. Al momento il suo Varese si trova in prima posizione del girone A di Eccellenza a 17 punti dalla seconda classificata.
Cosa ti ha convinto ad accettare la proposta del Varese ed andare a giocare in Eccellenza?
"Quest'estate non avendo trovato un accordo con il Locarno ho cercato un'altra soluzione. In Svizzera sono stato contattato dal Rapperswil, dove sono anche stato per una settimana, ma anche lì non c'è stato l'accordo, e allora ho voluto buttarmi in Italia, visto che volevo provare questa nuova esperienza. Lì ho trovato subito qualche squadra che era interessata a me, ma quando mi è arrivata la proposta del Varese ho subito accettato il trasferimento. Sin da subito non mi interessava in che categoria fosse il Varese, l'unica cosa che mi interessava era mettermi in mostra. Il Varese per me è un grande club e una grande piazza!"
In Italia l’Eccellenza equivale alla nostra seconda lega. Secondo te è un paragone fattibile o il calcio in Italia è diverso rispetto al nostro qua in Ticino?
"Contando le categoria sì, l'Eccellenza rimane la 5a categoria italiana, però non saprei fare un confronto con la seconda lega ticinese. Quest'anno qui a Varese abbiamo una squadra veramente forte che non c'entra niente con l'Eccellenza, e su questo ne sono sicuro".
Finora hai collezionato 15 presenze e hai trovato anche 3 goal con la maglia del Varese. Sei soddisfatto del tuo rendimento finora?
"Da quando mi è arrivato il Transfert ho giocato tutta l'andata. Al ritorno sono subentrato nelle prime tre partite a partita iniziata. Spero che da qui alla fine della stagione riuscirò a segnare ancora qualche goal e di continuare a vincere le partite come stiamo facendo finora".
Come si vive il calcio in una piazza come Varese dopo tutto quello che è successo lo scorso anno?
"Dopo il fallimento è ovvio che la città è rimasta delusa e scossa, però con questa nuova rinascita abbiamo visto un entusiasmo incredibile da parte dei tifosi, infatti sono sempre numerosi e ci seguono ovunque (sia col freddo che con la pioggia non mollano mai). Tutto ciò ti fa capire quanto è seguito il calcio in una piazza importante come Varese!"
Riguardo il Chiasso, cosa ne pensi di Camolese? Pensi che riusciranno a mantenerne il posto in Challenge League a fine stagione?
"Rimango sempre in contatto con il calcio elvetico seguendo sempre i miei ex compagni. Penso che Camolese sia un buon allenatore e che possa far bene a Chiasso. Purtroppo non sono ancora riuscito a venire a vedere una sua partita, ma sicuramente prima della fine del campionato tornerò al Riva IV. Naturalmente spero che si salvino, anzi, ne sono praticamente certo, dato che hanno un'ottima squadra per rimanere in Challenge League!"
Riguardo al Lugano invece, pensi che Zeman sia l’uomo adatto per trovare la salvezza?
"Penso di sì, è un gran professionista e un grande allenatore! Spero che riusciranno a salvarsi, perché sarebbe bello mantenere una squadra del Ticino in Super League".