Con profondo rammarico di chi è parso più interessato alle vicende delle squadre italiane che non di quanto accaduto al St.Jakob, il Basilea si è conquistato un improbabile accesso agli ottavi al termine di una partita mediocre, così come la qualità tecnica delle due squadre. Uno dei peggiori Basilea dell'ultimo decennio, ma del resto approdare tra le sedici migliori della competizione è pur sempre un merito, ha infine salvato quella mezza stagione che avrebbe messo in discussione la politica del club. Con mezza squadra sotto la sufficienza, i renani hanno comunque sfoderato quel che serve in tema di grinta e sacrificio, doti indispensabili per colmare il graduale livellamento verso il basso di una rosa ampiamente differente da quella che fino ad un paio di stagioni fa consentì il raggiungimento di traguardi straordinari.
La partita - iniziata senza la giusta cattiveria - si è messa meglio quando Luca Zuffi ha bucato la rete francese con un calcio di punizione magistrale. Il ragazzo si è confuso come gli altri nelle difficoltà di una partita diventata sempre più complessa, ma a differenza di alcuni non si è mai lasciato andare ad eccessi di inutile individualismo, caratteristica del resto che non gli appartiene e che lo rende difficilmente giudicabile sotto la sufficienza. Col mancino ha bucato una prima volta i francesi e con un destro preciso ha fatto esplodere nel secondo minuto di recupero chi tra i 21.000 (francesi esclusi) non aveva ancora infilato le vie dell'uscita dopo l'annunciato pareggio di Sall che all'ultimo secondo di gioco regolamentare aveva messo alle spalle di uno sfortunato Vaclik il pallone della temporanea qualificazione. Nessuno avrebbe ipotizzato una possibile resurrezione renana nei quattro minuti supplementari, ma è stato proprio in quei secondi e soprattutto sullo sbilenco colpo di testa di Lang (involontario assist per il destro di Zuffi) che la dea bendata ha restituito quanto tolto con lo scivolone che ha quasi mandato in lacrime il povero Vaclik. Basilea - St.Etienne 2:1. Ottavi raggiunti e tabellone che non potrà che riservare un avversario da guardare dal basso verso l'alto. Non è un gran Basilea ma lo spirito è quello di sempre. Quello di una squadra che resta ancorata alle proprie qualità ed alle tradizioni di una città che vive di calcio come non molte altre in Europa. Censurabili le ingenue espulsioni di Embolo (da togliere molto prima dell'accaduto così come alcuni altri compagni se vi fosse stata una panchina) e di Eysseric.
Basilea - St.Etienne 2:1 (1:0)
FC Basilea: Vaclik T., Lang M., Suchy M., Samuel W., Safari B., Xhaka T., Zuffi L., Embolo B., Delgado M., Bjarnason B., Janko M. - Sostituzioni: Steffen R. (68. per Delgado M.), Traore A. (72. per Safari B.), Fransson A. (90.per Samuel W.).
St-Etienne: Ruffier S., Theophile Catherine K., Sall M., Pogba F., Tabanou F., Lemoine F., Clement J., Cohade R., Monnet-Paquet K., Bahebeck J., Tannane O. - Sostituzioni: Roux N. (55.per Bahebeck J.), Hamouma R. (60. per Tannane O.), Eysseric V. (75. per Lemoine F.).
Etichette: Basilea, Coppe Europee