Steve Von Bergen: un neocastellano a Cesena


Steve Von Bergen e' ormai uno dei punti fermi della nazionale elvetica, il neocastellano si e' infatti guadagnato la fiducia di Ottmar Hitzfled a forza di prestazioni solide e grazie alla sua complementarità con Stephane Grichting.
Non c'e' dubbio che il suo recente approdo in Serie A, nelle fila del Cesena, lo possa migliorare ulteriormente, in quanto Von Bergen si troverà a contrastare attaccanti di qualità e smaliziati, che vanno a terra piuttosto rapidamente, come l'ex Herta ha già avuto modo di verificare nelle sue prime settimane romagnole. E' noto come la Serie A non abbia eguali dal punto di vista della preparazione tattica alle partite e anche su questo fronte il difensore elvetico farà tesoro delle lezioni impartite dall'allenatore dei bianconeri Massimo Ficcadenti.
Il ventisettenne ha esordito nel calcio elvetico che conta con la tenuta rossonera dello Xamax, ma e' stata l'esperienza in riva alla Limmat con lo Zurigo che lo ha lanciato sul palcoscenico internazionale: due titoli in due anni, 68 presenze in totale non son infatti cosa da poco. Quanto bastò a Lucien Favre per portarselo con sé in Germania all'Herta Berlino dove, a una stagione di assestamento (decimo posto nel 2007-08), sono seguite un'annata eccellente (quarto rango nel 2008-09) e un annus horribilis, culminato con la retrocessione in 2.Bundesliga nell'estate passata.
Ma il presente e' Cesena e il nostro Eros Fabbri ci ha inviato dalla Romagna alcune annotazioni sulla prova del giocatore svizzero fornita nell’incontro tra Cesena e Napoli.

"Il Cesena si è presentato in formazione tipo con l'osservato Steve Von Bergen al centro della difesa in coppia con l'argentino Pellegrino.
Fin dall'inizio il Napoli ha messo in difficoltà il Cesena, il filtro a centrocampo non ha funzionato e la difesa si è vista costretta a fare gli straordinari. Nel frangente, un paio di ottime chiusure del difensore rossocrociato hanno permesso ai padroni di casa di mantenere il risultato in equilibrio.
Nel primo tempo, in marcatura su Sosa, Von Bergen non sbaglia praticamente un solo intervento, sia di testa che di piede, confermando quanto già di eccellente fatto vedere nelle prime giornate del torneo. Nonostante la netta superiorità nel possesso palla oltre la metà campo, il Napoli è stato blindato nei primi 45 minuti proprio dall’eccellente prestazione della difesa bianconera capeggiata tra i pali da un attento e vigile Antonioli.
Il vantaggio del Cesena, in apertura di ripresa, ha ulteriormente modificato il corso della partita perché a cominciare dal momento esatto del primo goal in Serie A di Parolo , Mazzarri fa entrare Edinson Cavani proprio al posto di Sosa e anche la partita di Von Bergen diventa in salita.
La punta uruguaiana scombussola i piani della difesa cesenate allargandosi sempre sulla fascia sinistra e portando fuori un centrale dall'area di rigore. Perfetta nel primo tempo, la retroguardia cesenate viene aggirata in più occasioni da Lavezzi e compagni eandando progressivamente in affanno. E’ in queste occasioni che Von Bergen si fa saltare con “comodità” dagli avanti del Napoli e nello specifico del primo gol non riesce a fare il proprio dovere su Lavezzi nei paraggi del primo palo.
Nei venti minuti successivi al pareggio, i napoletani dilagano per tecnica e maggior freschezza atletica approfittando degli enormi spazi e dall’abbandono mentale del match della squadra di Ficcadenti.
Von Bergen ne paga in prima persona le conseguenze annegando con il resto della squadra in limiti evidenti al cospetto di un avversario veloce e fantasioso quale Cavani che in occasione delle due reti segnate mette a sedere il centrale di Ottmar Hitzfeld con irrisoria facilità.
Una giornata double face per il rossocrociato che tuttavia non toglie i meriti di un inizio di stagione con il suo nuovo club all'altezza delle attese.

Eros Fabbri 

Note biografiche di Pierluigi Giganti

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