Zeman si o Zeman no? Era questo il quesito collettivo del calcio internazionale e in particolare ticinese, nella seconda decade di giugno, quando il presidente Renzetti ufficializzò il boemo sulla panchina del Lugano. Da quel caldo 14 giugno son passati ormai 180 giorni, composti da momenti difficili e momenti gioiosi. È risaputo che l'opinione pubblica nei confronti di ZZ si spacca in due: esistono molti seguaci, che apprezzano le idee spregiudicate e offensive di Zeman, così come sono altrettanto in tanti a puntare il dito sul mister luganese; definendo sbagliati e incomprensibili i concetti e i metodi che hanno sempre contradistinto il boemo.
180 giorni di pura Zemanlandia, nel bene o nel male. Dalla difesa colabrodo all'attacco vivace e in grado di segnare a chiunque. Dai risultati deludenti fino a quelli sorprendenti, come l'ultima vittoria ottenuta con il GC per 4:1. La prima parte di stagione ha finora dato ragione alla coraggiosa scelta del patron Renzetti, il quale può trascorrere delle vacanze natalizie in totale serenità per cercare sul mercato eventuali, quanto necessari, rinforzi per il suo Lugano. Chi considerava che Zeman non mangiasse il famoso panettone, ora devi ricredersi. Lo mangia eccome, e chissà come se lo gusta questa volta. Ma non è ancora finita, c'è ancora una grande occasione per far tacere gli oppositori. Il Lugano domenica ospiterà il Köniz per i quarti di finale di Coppa Svizzera, con la possibilità concreta di aggiudicarsi un posto per le semifinali; obbiettivo che soddisferebbe assai la dirigenza ticinese. In attesa della sfida di Coppa, Zeman ha voluto giurare fedeltà al suo lugano, rilasciando dichiarazioni che giurano fedeltà alla causa luganese. Nel corso del programma fuorigioco, il boemo è intervenuto dichiarando: " In questo momento non firmerei nemmeno per il Real Madrid". (rv)
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