L'anno che verrà


di Flavio Ferraria

Da poche ore anche il 2015 è andato in archivio. Anno lungo dove è accaduto un po’ di tutto. Il Basilea ha continuato a dominare in campo nazionale, ma in Ticino c’è stato il colpo vero, l’oscar del 2015 lo do al Lugano nella persona del suo Pres. Renzetti. E si. Il personaggio  piaccia o non piaccia,  con la sua caparbietà e/o testardaggine ha lottato finchè il sogno non si avverasse: FC Lugano in Super League. Il Presidente, dalla lacrima facile, è per me il personaggio calcistico dell’anno 2015. Dopo la promozione non si è neanche fermato, anzi ha rincarato la dose. “Liberatosi” di Betancourt è rimasto un uomo solo al comando e quando ha tirato fuori dal suo cappello la notizia che voleva Zeman a tutti i costi, in molti non gli hanno creduto e più di qualcuno a sorriso… Ed invece Zeman è a Lugano. La squadra di Cornaredo con mezzi giocatori e mezzi limitati e lì che lotta per salvarsi non c’è neanche da dirlo che il sottoscritto tifa per un Lugano che resti nella massima serie, in attesa che il Losanna riesca a salire dalla serie cadetta e aspettare  il Servette che rientri tra le massime squadre elvetiche.  In una ristretta massima divisione c’è bisogno del massimo allargamento di tutti i cantoni. Il calcio in Svizzera non è solo ed esclusivamente quello che si gioca oltre-Gottardo.

Il Basilea nel 2015 è stata la squadra faro e probabilmente lo sarà anche nel 2016 per mezzi di uomini e capacità societaria, ma non per forza devono essere solo complimenti. La stagione 2014-15 non si chiusa bene perdendo la finalissima di Coppa. Una sconfitta ci può stare tutta ma i rossoblu hanno deluso per l’atteggiamento, poi il caso Sousa che a tutti i costi ha voluto lasciare il Basilea per andare in Italia. Uno smacco per la società. Il 2015, inteso come stagione 2015-16, non è iniziato meglio.  Un’ eliminazione, pesante sia dai punti di vista economici/sportivi, dalla Champions, per mano di una mediocre squadra come il Maccabi; ed infine l’anno solare 2015 si è chiuso con un’altra sconfitta patita sempre contro il Sion sempre in Coppa, ma questa volta erano solo i quarti di finale… Insomma non tutto rose e fiori, ma i renani dovranno guardare il 2016 con fiducia: 1. In Campionato hanno 10 punti di distacco dalla seconda (43 contro i 33 del GCZ) 2. Sono nei sedicesimi di Europa League  contro un avversario alla poratata – S.Etienne andata in Francia – con un sogno: la finalissima dell’Europa League sarà proprio nella tana del Basel….

Nella stessa competizione vi è anche il Sion. Solita compagine da due volti. Europa e Coppa da vertice, campionato da comprimaria. Eppure ad essere sincero vedo un Sion che potrebbe andare lontano in Europa, le partite di andata e ritorno e il profumo delle notti d’Europa si addicono molto ai vallesani. Avversario nei sedicesimi di andata  sarà la portoghese Braga – andata a Sion - un avversario alla portata.
Il 2016 come tutti gli anni pari (alternandola con la Coppa del Mondo) porta al continente europeo la competizione fra le Nazionali più importanti. Questa volta sarà la Francia ad ospitare il Campionato Europeo per Nazioni.

La Svizzera ci sarà. Il girone  non è facilissimo.  Incroceremo i padroni di casa, brutto il ricordo brasiliano; l’Albania – zeppa di ragazzi nati e cresciuti nella Confederazione -  già affrontata nel girone di qualificazione per i Mondiali;  la Romania nazionale ostica, dove il più bel ricordo l’abbiamo tutti nel famoso 4 a 1 nei mondiali americani. Nei girone di qualificazione a Francia 2016,  la Svizzera è arrivata seconda, mai brillante, mai esplosiva. In un girone dominato dall’lnghilterra che l’ha vinto a punteggio pieno , noi dovevamo essere a ruota ed invece abbiamo faticato. Se non fosse stata organizzata un’edizione allargata con 24 squadre avremmo dovuto subire  la lotteria degli spareggi, ma  poco ci è mancato  anche con la nuova regola. Petkovic al momento non è riuscito a quadrare il cerchio, idea che hanno anche i Signori di Muri, visto che ancora oggi la tanto sospirata firma per il rinnovo del contratto fino al luglio 2018  non arriva. I maggiori media di Zurigo spingono per una soluzione Favre o Koller da luglio 2016.  La Nazionale sotto la guida Petkovic non ha mai entusiasmato nel gioco e nello spirito. Litigi e invidie; gelosie e  capricci di molti giocatori. Il tempo per ricucire tutto non è molto, ricordo che non siamo in un club…., e la titubanza dell’ASF sul contratto dell’allenatore pesa. Lo scrissi qualche tempo che la scelta di Petkovic poteva essere una soluzione ponte in attesa di personaggi più popolari e questo non firmare il rinnovo rafforza l’idea.
A proposito di allenatori non dimentichiamoci della bella impresa di Schurmann che con l’Algeria Under 23 si è qualificato per Rio 2016. Un altro buon successo di un allenatore non del tutto apprezzato dalle nostre parti.


E’ arrivato il tempo dei saluti. Buon 2016 a tutti!

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