Si scende e si sale, come un bambino che si diverte sulle scale mobili di un supermercato, ma questo è il calcio. Un giorno sei un eroe il giorno dopo uno qualunque, ma pure questo fa parte del gioco. C'è qualcuno però che non può essere definito uno qualunque, si chiama Andrea Maccoppi (foto Monticelli-Chalcio) e veste la maglia numero 14 del Chiasso.
Maccoppi è il vero leader, seppur silenzioso, di questo Chiasso. Cala il Chiasso, cala Maccoppi. Cresce Maccoppi e di conseguenza tutta la squadra. Difficile dire se è il Chiasso a far girare Maccoppi o Maccoppi a far girare il Chiasso, ma una cosa è certa: rende tutto più facile, a tutti. Un vero e proprio metronomo, un recuperapalloni e regista del Chiasso, di Camolese e Schällibaum. Dotato di una tecnica e una visione di gioco sopra la media, Maccoppi col pallone tra i piedi non è mai banale e la partita con il Will ne è stata la prova. Si fatica a contare sulle dita di una mano le volte in cui, con una semplicità innata, ha effettuato un lancio di 40 metri come se fosse la cosa più semplice mondo. Altrettanto difficile tenere a mente le volte in cui, sempre con semplicità, ha sorpreso la difesa avversaria con un passaggio filtrante a liberare i propri compagni. Non è un caso che il maggiore periodo di difficoltà dei rossoblù è conciso con le prestazioni sottotono del centrocampista italiano. In quel periodo però , quando la maggiorparte dei compagni era a fare la doccia Andrea è sempre stato uno dei primo a metterci la faccia e confrontarsi con i fedelissimi tifosi. Forse è anche in quei momenti che Maccoppi è cresciuto ulteriormente, a livello di personalità sopratutto. In campo oltre alle pennellate ora ci mette la voce e la grinta di vuole lasciarsi alle spalle lacci e lacciuoli.

Serata da ricordare anche e soprattutto per Michele Monighetti( foto Monticelli-Chalcio), tornato dal primo minuto dopo le vicessitudini legate alla rissa di carnevale che lo vedeva coinvolto. Camolese gli dà fiducia, complice la squalifica di Dossena, e lui la ripaga nel migliore dei modi, segnando la rete decisiva nel pareggio. L'esplosione di gioia del terzino al momento del gol è una delle note più belle della serata. Il calcio è bello anche per questo e ora, più che legittimamente, Monighetti ha messo il cappello sulla fascia sinistra e se la vuole tenere stretta, perchè ieri è stato un nuovo felice inizio con la maglia momò. Non tutti i mali vengono per nuocere..e i Chiasso può sorridere. (rv)